Le 10 domande più frequenti sulle cooperative

In questo articolo rispondiamo alle 10 domande più frequenti sulle cooperative.

 

1) Quanti soci deve avere una cooperativa? C’è un numero minimo?

Per essere costituita la cooperativa deve avere almeno 3 soci. Non esiste invece un limite massimo di soci, negli statuti infatti è di solito inserita una clausola che ricorda che il numero dei soci è illimitato. Ovviamente il numero di soci può essere ampliato purché il nuovo socio condivida i principi e i valori della cooperativa.

 

2) Quali sono gli step per costituire una cooperativa di lavoro?

  • Riunire i lavoratori e discutere la proposta di costituzione e la quota sociale
  • Redigere l’atto costitutivo e lo statuto di fronte a un notaio
  • Richiedere il numero di codice fiscale e partita Iva all’Agenzia delle Entrate
  • Richiedere una PEC che sarà l’indirizzo e-mail della cooperativa
  • Depositare l’atto costitutivo e lo statuto presso la Camera di Commercio
  • Formalizzare l’iscrizione al Registro delle imprese e all’Albo delle cooperative.

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3) A quale modello normativo devono fare riferimento le cooperative?

I modelli normativi a cui fare riferimento sono quello della S.p.A. e quello della S.r.l.. Tale rinvio è necessario in quanto la normativa dedicata esclusivamente alle cooperative è contenuta nel Titolo VI del Libro V del Codice Civile e reca disposizioni che non regolano tutti gli aspetti di una società, perché questi sono stati già affrontati nell’ambito della disciplina delle SpA o Srl. La scelta dell’uno e dell’altro modello giuridico dipende dal numero di soci dal totale del’attivo patrimoniale:

  •  le cooperative con meno di 9 soci e con un attivo patrimoniale inferiore a un milione di euro devono scegliere il modello della Srl
  • le cooperative con almeno 20 soci e un attivo patrimoniale di valore superiore a un milione di euro, devono scegliere il modello della Spa
  • al contrario per le cooperative che non superano entrambi i parametri e/o non sono inferiori ad entrambi i parametri, i soci all’atto della costituzione hanno libertà di scelta tra s.r.l. e s.p.a.

 

4) Come funziona la gestione di una cooperativa?

La cooperativa funziona come una società di capitale quindi ha gli organi sociali tipici di questa società: assemblea, consiglio di amministrazione e collegio sindacale qualora obbligatorio per Legge, di solito non è necessario. La differenza principale rispetto alla società di capitale consiste nelle regole di voto: ogni socio può esprimere in assemblea un solo voto indipendentemente dalla sua partecipazione al capitale sociale. Un principio totalmente opposto a quello previsto nelle altre società di capitale dove il peso decisionale dei soci è proporzionale al capitale versato.
Rispetto ad una srl la gestione è certamente più snella in quanto non vi è una preponderanza del capitale rispetto al lavoro. Una ditta individuale risulta invece più snella rispetto alla cooperativa, ma mentre nelle società di capitale, compresa la cooperativa, i soci sono limitatamente responsabili alla quota sociale versata, nelle imprese individuali i titolari sono responsabili illimitatamente degli eventuali debiti della società anche con il patrimonio personale dell’imprenditore. Vanno dunque verificate le singole situazioni.

 

5) E’ possibile aprire una Coop in tutti i settori? C’è un settore che tendenzialmente beneficia di più della forma giuridica della Coop?

Tendenzialmente no, non c’è un settore determinante. Di certo occorre definire bene lo scambio mutualistico tra i soci che caratterizza la cooperativa.
I soci lavorano a favore della cooperativa, conferiscono le loro prestazioni alla cooperativa, la cooperativa effettua servizi o vende beni ai propri soci.

 

 

6) Quanto costa aprire una Cooperativa? C’è un capitale minino da versare?

Costituire una cooperativa ha un costo di circa 2.200 / 2.500 euro. I costi da sostenere sono in linea di massima questi: parcella del notaio, iscrizione al Registro delle imprese presso la Camera di Commercio e all’Albo nazionale delle cooperative, apertura partita IVA, acquisto e vidimazione dei libri sociali e dei registri contabili, consulenza iniziale da parte di un professionista e così via.
Per le società cooperative è previsto un valore minimo di capitale sociale pari a 25 Euro. Chiaramente l’entità del capitale sociale deve essere congrua con il numero di soci e coprire quanto meno le spese iniziali di costituzione. Spesso capita, infatti, che i soci costitutori sottoscrivano un numero multiplo di quote di capitale sociale per raggiungere l’importo di massima relativo alle spese iniziali. Come detto in precedenza, però, questo numero multiplo di quote sottoscritto non consentirà ai soci costitutori di contare di più nelle assemblee in quanto nelle cooperative vige il principio “ogni testa un voto”.

 

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7) La cooperativa ha vantaggi fiscali rispetto ad una società tradizionale?

Rispetto ad una Srl ha alcuni vantaggi fiscali, per esempio ha una detassazione del 57%, per cui a fronte di un utile di 100 la srl paga il 27,50% di tasse su 100. Mentre una cooperativa paga le imposte sul 43%, per cui su un utile di 100, l’imponibile fiscale è 43, quindi la cooperativa paga il 27,50 % su 43.

 

8) Quali sono le tempistiche medie per la costituzione di una Cooperativa?

Il notaio ha tempo 20 giorni per iscrivere al registro delle imprese l’atto costitutivo, ed occorre a monte effettuare l’atto costitutivo in concerto con i futuri soci, per cui occorre circa un mese salvo casi particolari.

 

9) Quali tipologie di cooperative esistono?

  • Cooperative agricole/pesca: sono incentrate prevalentemente sulla coltivazione della terra/pesca, ma si occupano anche di acquisti e servizi di raccolta, di conservazione e trasformazione dei prodotti agricoli/ittici conferito alla cooperativa dai soci in maniera prevalente. La cooperativa può anche occuparsi di allevamento di animali
  • Cooperative culturali, turistiche e sportive: organizzano, gestiscono e promuovono attività culturali, servizi turistici, impianti sportivi ed altre attività dedicate al tempo libero
  • Cooperativa di consumo: è una cooperativa tra soci consumatori che sono utenti di un vantaggio mutualistico basato sul principio che comprare grandi quantità di beni di consumo riduce il prezzo per i soci acquirenti, in questo specifico tipo di cooperativa il numero minimo di soci è 50
  • Cooperativa di credito: E’ una cooperativa che funziona come una banca, i cui soci hanno il vantaggio di risparmiare nella gestione del credito e di avere vantaggi migliori nel risparmio. Ci sono esperienze come banche etiche o costituite sul principio del microcredito
  • Cooperative di produzione e lavoro: svolgono attività varie di produzione o di servizi ed in questo caso i soci sono, nel contempo, lavoratori e imprenditori. Ciò permette una certa autonomia lavorativa pur ricercando di garantire un posto di lavoro e un salario
  • Cooperativa di servizi: è una cooperativa che associa lavoratori per fornire servizi di vario tipo, come gestione mense, pulizie, trasporti, assicurazioni, vigilanza, ecc. Il vantaggio mutualistico sta nel lavorare insieme per dare servizi evoluti e complessi
  • Cooperative sociali: oltre a ricercare occasioni di lavoro per i soci hanno un cosiddetto “scopo mutualistico esterno”, cioè hanno finalità solidaristiche nei confronti della collettività e del territorio in cui operano. Per la natura della loro azione, le cooperative sociali godono di particolari agevolazioni fiscali e di un favorevole regime Iva (per alcune attività è possibile operare in regime di esenzione Iva). Esistono anche le cooperative sociali che effettuano inserimenti lavorativi di addetti appartenenti a categorie svantaggiate ai sensi delle Legge 381/91 art. 4
  • Cooperative Edilizie di Abitazione: Le cooperative edilizie sono società senza scopo di lucro, la cui finalità è la costruzione di abitazioni destinate ai propri soci in proprietà o in godimento. Per questo comprare casa tramite le cooperative, può risultare vantaggioso per chi non ha tante disponibilità economiche rientrando così in determinate fasce di reddito o di agevolazioni di acquisto dell’immobile. Spesso le cooperative infatti, usufruiscono del credito edilizio agevolato rilasciato dalle Regioni proprio a questo scopo. Ecco perché questo determina il fatto che bisogna possedere specifici requisiti per concorrere alla graduatoria per l’aggiudicazione dell’appartamento che si costruisce con la cooperativa.

 

10) Cosa si intende per “Scopo Mutualistico” di una cooperativa?

La caratteristica funzionale preminente delle cooperative è il perseguimento del c.d. “scopo mutualistico“, cioè della finalità di fornire beni o servizi od occasioni di lavoro direttamente ai membri dell’organizzazione a condizioni più vantaggiose di quelle che potrebbero ottenere sul mercato.
Lo spirito della cooperativa è espresso dalla Costituzione Italiana che all’art.45 recita “la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità”.
La cooperativa è una forma d’impresa ottimale per i gruppi di persone che si uniscono con finalità che non prevedono unicamente la suddivisione degli utili, come nelle società. Quindi, aprire una cooperativa significa dare vita ad un’attività economica o imprenditoriale, in qualsiasi settore, che ha come base uno scopo mutualistico.

 

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